SPETTACOLI IN ARCHIVIO: 

1.)  BLU MUUUN

2.) UNA RELAZIONE PER UN'ACCADEMIA

 

BLU MUUUN

 

Con Olga Manganotti e Sabine Uitz

Regia Sabine Uitz

Video: Joe Vella

 

 

 

 

 

SULLO SPETTACOLO

L’idea di BLU MUUN nasce dalla necessità di parlare di coraggio civile. Siamo stati ispirati dal romanzo del autore uruguayano Mario Delgado Aparaín “La ballata di Johnny Sosa”, che racconta la storia di un uomo ordinario che, in una situazione di oppressione, riesce a compiere scelte extra-ordinarie e straordinarie: siamo nel giugno del 1973 in Uruguay, quando il governo democratico viene spazzato via da un colpo di stato militare.

L’investigazione sul passato è sempre innanzitutto uno strumento per riflettere sul presente. E per non dimenticare …

La distanza nel tempo è resa anche nella scelta dello spazio scenico, degli oggetti e dei supporti tecnici: una tenda bianca che evoca un palcoscenico, un mangiacassette per riprodurre le musiche di scena, un amplificatore Fender, per amplificare dei microfoni semplici, un carrello da bar per appoggiare gli oggetti. Oggetti vecchi, quasi dimenticati pur appartenendo ad un passato molto recente, oggi completamente fuori uso, che con la loro semplice presenza rievocano tutto l’immaginario di quell’epoca.

Il fruscio del mangia-cassette, il fischio del vecchio amplificatore, il dia-proiettore che disegna ombre in bianco e nero e mostra vecchie diapositive, immagini della memoria che costruiscono lo spazio nel quale le due narratrici si muovono per evocare i personaggi della storia.

Coprotagonista della vicenda è la musica, che da il ritmo alla narrazione dando origine ad una drammaturgia impregnata di musicalità. E’ il nostro omaggio al protagonista, visto che è di un cantante che si parla. Le luci, le musiche e le diapositive sono manovrate direttamente in scena.

 

 

 

 

BLU MUUN è uno spettacolo che si muove tra diversi generi teatrali senza volersi classificare, che utilizza musica, narrazione, immagini, parola, sempre rivolta in maniera diretta allo spettatore, offrendo una testimonianza ironica ma anche drammatica, con uno sorprendente showdown finale.

 

Scheda Tecnica:

Durata dello spettacolo: 90 minuti (intervallo consigliato)

Esigenze tecniche:

palco: minimo 5x5 metri; min. 3,5 metri di altezza.

luci : minimo ; 5 fari à 500 Watt

audio: impianto con amplificatore e casse.

Durata montaggio: 80 min.

 

 

 

 

 

 

UNA RELAZIONE

PER UN´ACCADEMIA

 

 

 

di Franz Kafka

 

traduzione di S.Motta e S. Uitz

con SABINE UITZ

SCENA, COSTUMI, VIDEO di SILVIO MOTTA

REGIA di Sabine Uitz

 

Una metafora del dominio che permea i rapporti uomo animale, di grande attualità.” IL MATTINO 03/06/2009

 

E l’interprete, un’attrice straordinaria come Sabine Uitz ormai al colmo della sua maturità espressiva, non ci risparmiato nulla di quel perfetto raccaonto che è “Una relazione per un’Accademia, scritto nel 1917 quasi in alternativa alla “Metamorfosi”. IL RESTO DEL CARLINO 08/07/2009

 

IL TESTO

Il racconto in prima persona di una scimmia catturata in Africa ci spiega la sua strategia di sopravvivenza nel mondo umano: l’unica via d’uscita possibile è quella dell’assunzione di comportamenti umani.

Dopo il trasporto in nave in Europa all’interno di una gabbia strettissima, la scimmia non prova nessun interesse per l’uomo, se non per la necessità di salvarsi la vita. L´animale intelligente impara così la forma del ragionamento che è quella del nostro mondo senza però mai identificarsi con essa. Solo lasciandosi alle spalle i ricordi della sua origine riesce a procedere nella sua "evoluzione”. La scimmia lavora nei varietà di tutto il pianeta meravigliando con le sue capacità intellettuali e il suo sapere acquisito in anni di studio intenso che gli garantiscono una vita “libera” e di non essere di nuovo rinchiusa in una gabbia nel giardino zoologico.  Questa sua strategia dell’assimilazione delle abitudini umane porta in sé però il disprezzo per la crudeltà e la limitazione dell´essere umano. La scimmia é in fondo estranea all´uomo, alla sua logica, al suo ragionamento, ma il suo istinto di sopravvivenza le consente di imparare gli attributi che distinguono l´animale dall´uomo. Nello spettacolo domina la sensazione che l´ingiustizia procurata dall´uomo agli altri esseri viventi e al suo ambiente sia una contraddizione difficile da capire considerando le sue capacità intellettuali ed emozionali.

 

E’ questa benedetta storia della libertà-à-à! Noi oggi ce la siamo ridotta immensamente, tanto che finiamo per vivere solo ai margini della nostra libertà a causa di tutto ciò che è automaticamente nel nostro modo di pensare, di reagire, di fare le cose. Questa è la grande tragedia.” Tiziano Terzani “La fine è il mio inizio.”

 

ESSERE STRANO –STRANIERO – ESTRANEO

Nello spettacolo l’ex scimmia s’immola, si rovina davanti agli spettatori... oppure é sacrificata dalla società? L’evoluzione dell’animale verso l’umanità porta alla sua rovina. L’animale che diventa uomo è il sacrificio peggiore: si tratta di un’offerta inutile per la società poiché diventa uno dei tanti che non può più avere alcun riscontro all’intero dell’ambiente umano.

 

Infine alcune riflessioni strettamente connesse al lavoro svolto riguardo al significato di essere straniero – estraneo - strano. Che cosa significa non poter parlare nella propria lingua madre? Com’è trattato chi è diverso da noi? Quali sono gli elementi che definiscono un essere umano e la libertà di cui spesso parla?