DI E CON SABINE UITZ

 

LA LEGGENDA

Lo spettacolo si ispira alla legenda della Papessa Giovanna che viene ampiamente diffusa a partire dal XIII secolo ed esiste ancora oggi. Attorno all'anno 855 una donna, riuscendo a nascondere il suo vero sesso, viene eletta Papa, ma il suo pontificato si interrompe improvvisamente quando, durante una processione, è colta dalla doglie nel dar luce una figlia; si scopre così la sua vera identità…

"Che cosa può fare un Papa incinta? Niente perché non può esistere."

 

LO SPETTACOLO

Sei stazioni per un monologo sospeso tra mito e storia che, scandito come un racconto, mette in scena un personaggio quasi inedito, tanto è stato snobbato dalla memoria storica. La papessa Giovanna fuggita dal paradiso (o dall'inferno?) racconta le tappe della sua esistenza e della scelta radicale, coraggiosa, decisamente anticonformista che ha fatto per seguire il suo amante. Tale scelta la indusse a travestirsi da uomo e così a poter frequentare - apprezzata per la sua cultura e le sue doti - ambienti maschili, compresa la curia papale, presso la quale riuscì a far carriera fino alla soglia pontificia che occupò per due anni. Questa donna piena di ironia si presenta come una pazza fuggita da un manicomio e talmente assurda la sua storia che il pubblico si trova a dubitare sulla sua veridicità.

La sua storia provoca la fantasia, fa ridere e piangere per il destino della papessa che muore partorendo durante una processione. Giovanna è una figura assurda e provocatoria. E questa è la forza della storia.

 

 

GIOVANNA.PAPESSA. è stato presentato in numerosi festival e rassegne in Italia, Germania, Brasile, Argentina e Repubblica Serbia. Nel 2011 ha vinto il premio “Miglior spettacolo” nel festival di Secanj (Repubblica Serba) e “Miglior Attrice” nel festival DADRAS (Subotica/Repubblica Serba).

 

 Ne è uscito un racconto intenso, costruito per quadri all’interno dei quali Sabine Uitz si è mossa con energia, determinazione e indubbie capacità espressive che hanno creato emozione fra i presenti coinvolti come mai dall’attrice e dalla storia.” P. Aguzzoni – IL GAZZETTINO

"Lo spettacolo si ammanta di ironia; ...offre quel divertimento che rende piacevole l'ascolto e induce più volentieri a riflettere sulla forza di una donna che riesce a farsi beffe dell'ultimo baluardo, la chiesa appunto, all'esclusiva maschile." M. Monta – BRESCIA SET

Nel raccontare l’insolita vicenda che nel corso del tempo ha in pratica alimentato una quasi letteratura, Sabine Uitz si è divertita ad usare l’arma dell’ironia. Che poi in sede interpretativa le ha permesso d’indovinare una seria d’inflessioni curiose, stravaganti, in grado di fare presa nellanimo del pubblico.” G.A. Cibotto – IL GAZZETTINO