Con Davide Ciani

Regia e drammaturgia di Sabine Uitz

 

Lo spettacolo fa parte della trilogia “PATRIE”

 

La patria non è donna, non è uomo, la patria è un sentimento...sì, che io conosco. “

 

 

Cos'è la patria? Cos’è l’identità culturale? Cosa vuol dire essere italiano?

Un attore indaga sui suoi sentimenti e i pensieri che riguardano questi temi sensibili e lo fa attraverso un personaggio vissuto 160 anni prima. Troppo vecchio e lontano? Possiamo parlare della patria di oggi attraverso una figura del Risorgimento? Sì, possiamo… considerando che la storia è sempre vita vissuta da individui con le loro idee, speranze e un personale bagaglio di esperienze segnanti… che si cerca di capire.

E l'attore si innamora, si appassiona a questa persona dal nome… Ippolito Nievo. Chi è Ippolito?

Un uomo in carne ed ossa, anche se di lui sono rimasti pochi e rari ritratti, ma fortunatamente fiumi di scritti e opere. Un talentuoso poeta e scrittore nato in Veneto che segue Garibaldi con la spedizione dei Mille in Sicilia come combattente, viene definito il “poeta-soldato”. Nella sua breve ma intensa vita fatta di continui spostamenti si lascia dietro una produzione notevole di romanzi, racconti, poesie, articoli e lettere.

Il nostro “viaggio” comincia con un Nievo ragazzo e ragazzo in qualche modo lo è anche l’attore… che nella diversità tra sé e Ippolito trova degli stimoli per le sue domande. E così crescono assieme, diventano adulti, vivono un’avventura come in un passo a due, una danza, un dialogo dialettico sopra un mare di desideri, dubbi e poche certezze. Eh già...il mare...

Nievo trova la morte all’età di 29 anni – la stessa età dell'attore - in un naufragio sul Mare Tirreno. Che cosa è naufragato con lui? Le sue visioni e le utopie che si sono incontrate – e forse scontrate – con la realtà di un’Italia che voleva, doveva e poteva nascere come progetto di una patria-nazione.

 

Attraverso Ippolito Nievo e la sua vita vissuta con l'idea nella testa di un’Italia positivamente cambiata l'attore comprende che oggi, più che mai, bisogna conoscere i passaggi del passato per poter capire il presente...e alla fine per capire se stesso.

PATRIE – una trilogia

Un progetto artistico sulla patria, sull'identità, sui territori interni ed esterni.

 

Cosa significa per noi la patria? Come si costruisce la nostra identità? Cosa vuole dire essere nato in un certo paese? Qual è la vera eredità culturale che ogni uno porta con se?

La patria è solo un termine, un desiderio o una nostalgia che esiste nel nostro immaginario, ma che in realtà non è mai realmente esistita? O si manifesta realmente nelle cose, nei territori? L'eredità culturale è un'impronta che si può anche perdere o ci accompagna per tutta la vita? Esiste un'identità indipendente dal nostro bagaglio culturale?

 

Queste sono le domande che - sotto la guida del Centro di Produzione Artistica VIA ROSSE - si pongono artisti provenienti da tre paesi, Italia, Serbia e Austria, e che cercano di rispondere a questi “stimoli” artisticamente. Ogni uno racconta una storia diversa...

 

I tre spettacoli della trilogia sono:

L'AUSTRIACA, di e con Sabine Uitz (in collaborazione con il Teatro Telaio)

POJATI, con Bojana Lazarevich; testo: Bojana Lazarevich; drammaturgia e regia: Sabine Uitz

 

LA BURRASCA, con Davide Ciani; drammaturgia e regia: Sabine Uitz  

Davide Ciani

 

Nato a Spilimbergo (PN).

Nel triennio 2009-2012 si forma alla “Scuola di Teatro Giovanni Poli” del Teatro A L’Avogaria di Venezia sotto la docenza di artisti come Paolo Bertinato, Stefano Pagin, Eleonora Fuser, Jennifer Cabrera Fernàndez, Michela Martini e molti altri.

Durante la formazione recita in diverse produzioni del Teatro a L’Avogaria: Mamole e Buli, A mi l’amore... , La luna nel rio (con le regie di Paolo Bertinato), La Dama di picche (regia di Anja Rudak), Traslatio Sancti Marci (regia di Piermario Vescovo).

Nel 2012 inizia una personale ricerca e contaminazione artistica con il teatro di figura, il teatro di strada e le arti circensi producendo come attore, autore e performer spettacoli di vario genere (Teatro dei burattini e bunraku, Teatro d’ombre, performance di fuoco, danza su trampoli, Commedia dell’Arte, ecc.), con i quali partecipa a svariati festival nazionali e internazionali.

Continua la formazione seguendo seminari e master di teatro, voce, teatro danza e Circo Contemporaneo con Gigio Brunello, Giorgio Sangati, Laura Ugolini e Yutaka Takei .

Nel 2013 collabora con il Teatro la Fenice di Venezia nell’opera “La Cambiale di Matrimonio”, regia di E. Dara e nel 2014 entra a far parte della compagnia Indiana Teatro producendo lo spettacolo “Uomini e Topi”, regia di Stefano Pagin.

Nel 2015 fonda la compagnia Teatro Alcalino dove produce lo spettacolo “La Metamorfosi di F.Kafka”, regia di Stefano Pagin e nel 2016 inizia la collaborazione nel settore teatro ragazzi con la compagnia Murata Giovani recitando in “Rapunzel”, “La Storia di Ivan e il Lupo Grigio” e nel 2017 in “Alice delle Meraviglie”.

Nel 2017 conosce il Centro di Produzione Artistica Via Rosse, si forma con la regista e attrice Sabine Uitz e inizia la produzione del terzo capitolo del Progetto “Patrie”.Attore e performer. Nato a Spilimbergo (Friuli, Italia).

 

 

Sabine Uitz

 

 

Nata a Graz (Austria). Studia recitazione e Scienze del Teatro presso l'Università di Erlangen/Nuernberg (Germania) e conclude gli studi con il titolo di Magister Artium.

Fonda nel 1996 insieme con l’attore e regista argentino Norberto Presta il CENTRO DI PRODUZIONE “VIA ROSSE” in Italia.

Con “VIA ROSSE” Sabine Uitz porta le proprie produzioni e l'attività pedagogica e registica non solo in tutta l'Italia,ma anche in diversi paesi, tra cui Francia, Italia, Germania, Repubblica Ceca, Repubblica Serba, Stati Uniti, Argentina, Ecuador e Brasile, partecipando a scambi con gruppi di teatro e a numerosi festival internazionali.

Nel 2001 vince come attrice con lo spettacolo “Lei e Lui” (produzione VIA ROSSE) il premio come miglior spettacolo nel festival “M.Apostroff99” a Praga.

Nel 2004 vince come attrice con VIA ROSSE il concorso MOVIN’UP dall’associazione per il Circuito dei Giovani Artisti italiani.

Nel 2011 vince il premio come miglior attrice con lo spettacolo GIOVANNA.PAPESSA. nel festival si Secanj (Repubblica Serba) e nel festival DADRAS di Subotica (Repubblica Serba).

Nel 2018 vince il premio del pubblico “Miglior Spettacolo” della rassegna organizzata dai Carichi Sospesi DRITTI AL CUORE (Padova) con lo spettacolo L'AUSTRIACA (una collaborazione con il TEATRO TELAIO; primo spettacolo della trilogia PATRIE).

Nel 2019 conclude la trilogia PATRIE con LA BURRASCA (regia e drammaturgia Sabine Uitz, attore: Davide Ciani).

In Europa partecipa come pedagoga e regista in vari progetti formativi per giovani attori sovvenzionati dalla Comunità Europea, tra questi: Les Theatrales (Francia), Les Transversales (Francia), Theaterwerkstatt Trebnitz (Germania).

 

Ha tenuto conferenze e lezioni presso diverse università, tra queste l'Università di Miami (USA) e l'università di Maceiò (Brasile).