Sentite l'incredibile storia di Sophie Schöner. Credetela o no...
Sophie è uno dei pochi rappresentanti di un piccolo gruppo sparso in tutto il mondo: homo sapiens sapiens immortalis.
Lei - non per caso - può essere considerata una grandissima scienziata, anche se non ha mai ricevuto il premio Nobel che certamente avrebbe meritato.
Sarà la prima volta che Sophie presenterà le sue scoperte in pubblico. Non sarà facile per lei, perché ha un carattere piuttosto solitario e non è abituata a esibirsi. Fortunatamente però ha avuto molto tempo a disposizione da poter elaborare una sua personale relazione.
Possiamo dire che l'amore per la sua vita da immortale, le ha dato il coraggio di svelare fatti che l'hanno fatta diventare quella che è oggi: quasi una Dea!
“Avete mai immaginato come sarete da vecchi?
Sapevate che il processo di invecchiamento inizia non appena si smette di crescere, quindi attorno ai 20 anni. Sì, certo so come sono da vecchia. Avevo 78 anni quando ho visto il Club degli Immortali in quel talk show. Ero in pensione, ero una scienziata in pensione. Nella mia professione non avevo avuto il successo che avrei meritato. Perché? Forse perché ero donna. Forse perché non ero nel momento giusto nel posto giusto con la scoperta giusta...Ma ero ancora molto capace. Mi era chiaro, ora o mai più.” (1.1.)
Una vecchia, uno schermo per le proiezioni, un mini videoproiettore, una donna sui 50 anni con uno sguardo strano, vestita con un una camicia bianca e pantaloni neri, che si aggrappa alla sua vecchia cartella. Sembra poco spettacolare quello che la scena offre, ma questa donna dal nome Sophie Schöner rivela la sua vita facendo una sorta di ”outing”. È un'immortale che porta gli spettatori all'interno del corpo umano, nel mondo della sua ricerca sulle meduse, e al suo passato in Germania.
Lo spettacolo riprende il mito dell'immortalità e porta il desiderio della “lunga vita”, presente da sempre in tutti i tempi e in tutte le culture, a un livello attuale.
E' un argomento delicato parlare delle paure che vivono dentro di noi, soprattutto in un periodo come questo. Ma l’ironia permetterà allo spettatore di farsi guidare dentro il mondo di Sophie Schoener, riconoscendosi e confrontandosi con un tema che abbraccia tante questioni: la paura dell'uomo davanti alla morte, la ricerca del senso della vita, il desiderio dell'uomo di voler trasformare la realtà.
RECENSIONI
“A una materia così vasta, così problematica, così passata a setaccio e paradossalmente così imperscrutabile spetterebbero di diritto secoli di trattazione. E sarebbe tutto oltremodo soporifero, per certi versi infecondo se il teatro non offrisse la possibilità di sorriderne, d'un sorriso riflessivo, talvolto persino amaro. A Sabine Uitz, stuzzicata peraltro dai recenti sconvolgimenti dell'esistenza, il merito di aver dapprima concepito un progetto così ardimentoso e di averlo rovesciato sul palcoscenico poi, con notevole destrezza attoriale e altrettanta misura nel dosare gli ingredienti, nel soppesare fianco le pause.”
INFO MESSINA, Giusi Arimatea, 7/11/2022
https://www.infomessina.it/dell'immortalità e dell'insensato desiderio di afferrarla - Infomessina
“Le scene possono definirsi davvero essenziali (come deve essere) con una sedia, un punto di appoggio e un video proiettore minuscolo,in funzione di uno schermo allocato in fondo al palcoscenico, ove sono passate le immagini correlate durante la narrazione di Sophie. La rappresentazione ha trovato la sua “ratio” nel tentativo – riuscito – di far riflettere con leggerezza su tematiche cruciali- quali il significato della vita dell’uomo e il suo desiderio di incidere sulla comune realtà creaturale di finitezza, per superarne i limiti. Tematiche sulle quali le discipline più diversificate hanno da sempre provato a ragionare, con esiti differenti a seconda delle culture e dei periodi di riferimento. In letteratura, e solo a titolo esemplificativo, giganteggia Il Faust, nelle varie declinazioni,con il protagonista alle prese con Mefistofele,che lo induce in tentazione proprio con la promessa di una esistenza senza fine,conservando le sembianze giovanili…ed è ben noto come vada a finire.”
TEMPOSTRETTO, Tosi Siragusa, 8/11/2022
https://www.tempostretto.it/news/“l’incredibile vita di Sophie Shoner”, una brillante ricerca teatrale tra scienza e filosofia - Tempostretto